mercoledì 3 giugno 2009

Ecco perché le banche italiane si sono salvate dai titoli tossici

Le banche italiane sono riuscite a evitare di caricarsi di titoli tossici anche perché nel sistema non c'era la “predisposizione a investire in cose che non conoscevano”. È quanto ah dichiarato Mario Draghi, il governatore della Banca d'Italia, nel corso di un convegno sull'economia sociale di mercato tenuto a Berlino.

Draghi ha spiegato che le banche italiane non hanno acquistato grandi quantità di titoli tossici, come hanno fatto invece istituti di credito di altri Paesi, per una combinazione di fattori: “Prima di tutto il sistema bancario italiano negli ultimi tre anni ha attraversato grandi fusioni. Direi che quasi il 70 % del mercato, in termini di attività o passività totali, si è fuso in due banche. Questo aveva portato a notevoli ‘due diligence’ nel sistema, ripulendo numerose delle posizioni precedenti. Inoltre c'è stato un ricambio di molti manager. Ma c'è anche una ragione strutturale. Le banche italiane non hanno mai fatto affidamento sulla finanza all'ingrosso: in media, il 70% dei finanziamenti, con una proporzione molto più alta per le banche di medie dimensioni, è formato semplicemente da depositi al dettaglio e, in generale, dal mercato al dettaglio. Quindi le banche (italiane) emettono obbligazioni, ma ai loro risparmiatori. Sul lato degli asset, poi, gran parte dell'attività è fatta da prestiti di piccole e medie dimensioni. Quindi, in un certo senso, non c'era una predisposizione a investire in cose che non conoscevano. Le banche erano, in media, profittevoli, non avevano veramente bisogno di cercare profitti più alti altrove”.

“Ma c'è anche una ragione storica: negli anni Settanta alcune banche, quelle buone, avevano provato avventure negli Stati Uniti, ma per varie ragioni c'è stato un bagno di sangue e quindi c'era una certa riluttanza a espandersi in quel mercato. Questo, naturalmente, ha avuto una conseguenza importante poiché, non avendo clienti americani, non hanno dovuto rispondere agli alti tassi di rendimento che quel tipo di risparmi davano negli Usa. Infine le attività di asset management, che erano un altro canale che ha portato a questi profitti, erano e sono ancora, sfortunatamente, altamente frammentate e molto domestiche”.

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