Un momento di respiro: questo è ciò che hanno ottenuto gli emergenti dopo il posticipo del tapering, secondo gli analisti intervistati da Fondi&Sicav.
Soren Beck-Petersen di Hsbc Global Asset Management, spiega:
"Prima della riunione del Fomc le azioni degli emergenti avevano già cominciato a recuperare, man mano che i dati economici suggerivano una stabilizzazione della crescita nei principali mercati, Cina in particolare. Crediamo che la decisione di posticipare il tapering fornirà probabilmente un ulteriore supporto alle azioni dei mercati emergenti per il resto dell'anno".
La stessa opinione è confermata da Robert Rausch, il responsabile della direzione investment solutions di Banca Esperia, la boutique finanziaria guidata da Andrea Cingoli:
"Il rally dei mercati azionari degli emergenti e iniziato alla fine di Maggiore stabilità, ma di breve durata I paesi emergenti agosto, ossia molto in anticipo rispetto alle dichiarazioni rilasciate da Bernanke che hanno poi fornito ulteriore spinta ai listini azionari; l'effetto principale è stato legato ai tassi di interesse dei quali si è verificata una discesa dopo l'annuncio che il tapering verrà posticipato a data da destinarsi".
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lunedì 11 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
Mercati emergenti: nessun boom all'orizzonte
"I mercati emergenti - scrive Fondi & Sicav - sembrano usciti da una delle crisi peggiori della loro storia recente. Infatti tutta la prima parte del 2013 è stata difficoltosa, con alcune piazze particolarmente fragili, come Brasile, Indonesia e India, che a un certo punto hanno fatto temere il crack. Dietro questi problemi vi sono ragioni ormai ben note: il rallentamento strutturale cinese, i deficit delle partite correnti di alcuni paesi ancora poco competitivi a livello industriale, nonché l'estate di ribassi obbligazionari."
Secondo alcuni analisti, la crescita degli utili dovrebbe attestarsi intorno al 12%.
Robert Rausch, responsabile della direzione investment solutions di Banca Esperia, la Private Bank guidata da Andrea Cingoli, precisa: "Questo incremento sarà guidato di pari passo dalle imprese che producono beni di consumo e dalle industrie che, grazie al deprezzamento delle valute avvenuto negli ultimi tempi, hanno recuperato cornpetitività. Rispetto ad alcuni anni fa il tessuto industriale dei paesi emergenti è cambiato notevolmente: nell'ultimo periodo queste nazioni hanno costruito una solida base anche nel settore dei consumi e dei servizi e le loro esportazioni sono ora molto diversificate".
Secondo alcuni analisti, la crescita degli utili dovrebbe attestarsi intorno al 12%.
Robert Rausch, responsabile della direzione investment solutions di Banca Esperia, la Private Bank guidata da Andrea Cingoli, precisa: "Questo incremento sarà guidato di pari passo dalle imprese che producono beni di consumo e dalle industrie che, grazie al deprezzamento delle valute avvenuto negli ultimi tempi, hanno recuperato cornpetitività. Rispetto ad alcuni anni fa il tessuto industriale dei paesi emergenti è cambiato notevolmente: nell'ultimo periodo queste nazioni hanno costruito una solida base anche nel settore dei consumi e dei servizi e le loro esportazioni sono ora molto diversificate".
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venerdì 14 giugno 2013
Andrea Cingoli: superare la dimensione familiare per contrastare la concorrenza
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Andrea Cingoli, ad Banca Esperia |
lunedì 10 giugno 2013
Andrea Cingoli e i mercati a cui si deve puntare
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Andrea Cingoli, ad Banca Esperia |
martedì 4 giugno 2013
Andrea Cingoli: patrimonializzare le imprese per contrastare la crisi
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Andrea Cingoli, ad Banca Esperia |
lunedì 27 maggio 2013
Andrea Cingoli: pianificare per combattere la crisi
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venerdì 17 maggio 2013
Andrea Cingoli: tre focus per Banca Esperia
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Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia |
giovedì 9 maggio 2013
Andrea Cingoli: la crisi come stimolo per cambiare il proprio modello imprenditoriale
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Andrea Cingoli, ad Banca Esperia |
giovedì 2 maggio 2013
Andrea Cingoli: globalizzazione e diversificazione per vincere
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Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia |
venerdì 19 aprile 2013
Andrea Cingoli: Banca Esperia acquisisce la Fiduciaria San Babila
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Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia |
mercoledì 27 marzo 2013
Andrea Cingoli: Banca Esperia chiude il 2012 in positivo
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Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia |
giovedì 14 marzo 2013
Andrea Cingoli: contro la crisi serve attenzione alle esigenze dei clienti
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Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia |
Banca Esperia è l'istituto di private banking che fa capo a Mediobanca e Mediolanum, con 13,6 miliardi di asset a fine settembre, che nel 2010 ha avviato un servizio di consulenza che ha già inciso per 1,5 miliardi di euro sulle masse.
Andrea Cingoli continua: "La gestione dei grandi patrimoni in Italia e in Europa occidentale dal 2008 è in crisi strutturale, non solo a causa dell'andamento dei mercati. L'industria è ancora focalizzata sulla gestione finanziaria del patrimonio. Ma visto che i mercati sono molto volatili, questi servizi non hanno saputo rispondere alle aspettative della clientela generando disaffezione. Per tornare alla redditività occorre rivedere i modelli. In particolare, quello vincente deve essere focalizzato, per quanto riguarda gli asset finanziari, su una maggiore decorrelazione rispetto alle attività di impresa o professionali e una diversificazione globale degli investimenti, finora focalizzati su strumenti e mercati nazionali. Infine, ci vuole anche un supporto consulenziale per la gestione delle aziende di famiglia e dei beni immobili. E nell'acquisizione di professionalità in questi campi, compreso l'M&A, che intendiamo investire" conclude Andrea Cingoli, che per il 2012 anticipa un aumento dei ricavi del 35% a fronte di costi stabili, anche grazie alla cessione delle attività nei fondi hedge e immobiliari.
(da "Banche e banchieri")
martedì 19 febbraio 2013
Andrea Cingoli: il private banking italiano deve voltare pagina
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Andrea Cingoli, ad Banca Esperia |
Il salto di qualità infatti, secondo il suo parere, si giocherà molto anche sul rapporto col cliente e su un nuovo ruolo affidato ai professionisti del settore che dovranno abbandonare quella metodologia un po' “solistica” adottata negli anni passati, per diventare veri e propri “direttori d'orchestra” capaci di offrire le migliori soluzioni possibili.
“Il private banking italiano deve voltare pagina - spiega Andrea Cingoli - i numeri ottenuti negli anni passati oggi non sono più possibili. Serve senz'altro una massa critica ma soprattutto una gestione di questo business all'insegna della più assoluta trasparenza verso il Cliente”.
venerdì 19 ottobre 2012
Banca Esperia. Per l'istituto di Andrea Cingoli nuova spinta alle acquisizioni
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Andrea Cingoli |
Come si legge dalla nota ufficiale, per Banca Esperia, private bank fondata nel 2001 grazie a una joint venture tra Mediobanca e Mediolanum e guidata dall'amministratore delegato Andrea Cingoli, questa operazione si inserisce nell’ambito della strategia di sviluppo basata sulla costante evoluzione dei servizi di Wealth Planning, finalizzati all’ottimizzazione delle soluzioni per l’organizzazione, la pianificazione e la protezione del patrimonio, che vedono nei servizi fiduciari un elemento chiave.
Attraverso queste acquisizioni, Banca Esperia continua ad affondare le sue radici in territori chiave e prosegue nella crescita che ha portato al raggiungimento di 13,6 miliardi di euro di asset under management a fine settembre 2012.
martedì 3 luglio 2012
Andrea Cingoli
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Andrea Cingoli |
Andrea Cingoli, dopo essersi diplomato a Milano presso il liceo classico Zaccaria, nella stessa città si laurea in Economia Aziendale con 110 e lode all’Università Bocconi; la tesi riguarda le strategie di diversificazione in regime di oligopolio. Successivamente si specializza in economia e business a Los Angeles (UCLA) e a Princeton (New Jersey).
La carriera di Andrea Cingoli inizia in Interbanca dove si occupa di finanziamenti a medio-lungo termine ad aziende mid-corporate. Nel 1989 partecipa allo start-up della Banca Internazionale Lombarda, la prima realtà di Wealth Management nel mercato italiano dove si occupa di Financial Planning e poi di Private Banking.
Nel 1996 la neo costituita UBS Italia lo assume come Vicedirettore Generale, con la responsabilità di gestire e sviluppare il Team di Private Bankers. Nel 2002 entra come Vice-Presidente nel Consiglio di Amministrazione della stessa azienda e in seguito ottiene la carica di Presidente della neo costituita UBS Fiduciaria. Andrea Cingoli si occupa dello sviluppo della Struttura Commerciale della Banca in particolare in Lombardia, nel Nord Est e nel Centro Sud. Il 2005 è l’anno della nomina di responsabile della Direzione Commerciale di UBS Italia dedicata ai Key Clients su tutto il territorio nazionale. Nel 2006 viene nominato deputy del Responsabile Key Clients dell’area South Europe, Middle East and Africa. Nel 2008 assume il ruolo di Amministratore Delegato di UBS Italia.
Andrea Cingoli dal 22 aprile 2009 è anche Amministratore Delegato di Banca Esperia. Inoltre è membro del CdA e del Comitato Direttivo e rappresentante di Banca Esperia in AIPB, Associazione Italiana Private Banking.
martedì 1 novembre 2011
Andrea Cingoli: La crisi? Nessun impatto negativo sul wealth management
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Andrea Cingoli |
«Per quanto riguarda la gestione degli investimenti - ha spiegato Andrea Cingoli in un'intervista al Resto del Carlino - non ci sono state forti variazioni strettamente legate alla crisi finanziaria mondiali. Il punto di equilibrio è sempre quello tra ricerca del rendimento e rischio. Crisi o non crisi il nostro modo di operare dedica una buona parte del rapporto con il cliente, soprattutto all'inizio, all'individuazione del profilo di investitore che abbiamo davanti. Un aspetto, però, è cambiato: la crisi ha reso evidenti a tutti che non esiste un settore no-risk, nessuna attività può essere considerata a rischio zero».
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