lunedì 13 luglio 2009

Telefonia in crisi

Nokia tagli altri 490 posti di lavoro nell’ambito del programma globale di riduzione dei costi. Il piano di risanamento dell’azienda di telefonia aveva già colpito l’impianto di Salo, in Finlandia, ed era proseguito con l’annuncio di chiusura di un sito di ricerca con 320 persone a Jyvaskyla e altre 90 persone in altri siti.
Non va meglio a Vodafone, che avrebbe ottenuto una flessione degli utili netti annuali pari al 53,5 %, contro un aumento dei ricavi pari al 16 % a quota 41 miliardi di sterline. Stando alle dichiarazioni dell’azienda britannica, le condizioni operative in Europa saranno particolarmente sfidanti anche per l’anno finanziario 2010, con il Fondo Monetario Internazionale che, come da recente stima, presuppone un declino della produttività interna lorda dell’area pari al 4% durante l’anno in corso.

1 commento:

  1. incredibile come la telefonia sia diventata un business per ricchi frustrati o poveri incalliti dove sono finiti i veri amanti della tecnologia?che ti sconvolgono che comprano il prodotto nuovo?spero che sia rivalutato il tutto e che continui a produrre e non a distruggere posti di lavoro!

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