lunedì 31 maggio 2010

L'economia mondiale non è fuori dalla crisi

leri ha preso il via il World Economic Forum (WEF) Global Redesign, a Doha, capitale del Qatar, con la partecipazione di rappresentanti, provenienti da 90 paesi. Economisti, politici e leader della società civile, nei due giorni previsti per il vertice, esaminano le lacune esistenti nella cooperazione internazionale, sulla costruzione della crescita economica, sul rafforzamento della sicurezza globale e del sistema monetario internazionale.
Secondo gli esperti "sarebbe un grave errore storico tornare al compiacimento e al business usuale", poiché la recente crisi del debito, che si è sviluppata in diversi paesi della zona euro, mostra che la crisi economica globale è lungi dall'essere finita.
Mark Malloch-Brown, intervenendo all'apertura della due giorni del World Economic Forum (WEF) ha sostenuto che "quello che si vede dalla crescente crisi del debito dei paesi europei è che la crisi nel mondo si trasforma in una serie di contagi nuovi e pericolosi" perciò vi è "la necessità di una riforma equa della finanza internazionale" che " è oggi ancora più urgente di prima".

La crisi europea è scaturita dalla Grecia e dalle turbolenze del settore bancario spagnolo, sollevando il timore che alcune economie della zona euro non siano più in grado di rimborsare i debiti.
Gli squilibri economici globali, l'insufficiente gestione del rischio e la mancanza di trasparenza hanno contribuito alla crisi, mentre il fallimento di alcune istituzioni finanziarie che si credevano forti ha portato "a una perdita cruciale della fiducia nei mercati".

Arif Naqvi, amministratore delegato di Abraaj Capital, una società con sede a Dubai, che investe in Medio Oriente, Nord Africa e Sud Asia ha detto ieri che le persistenti difficoltà in Europa indicano che il mondo non è ancora uscito dalla crisi. "Penso che la crisi dell'euro abbia dimostrato - ha fatto presente - che al punto in cui siamo non è possibile dare nulla per scontato".
Al vertice partecipa anche Benjamin Ben-Eliezer, del Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro israeliano.
(da in-dies.info)

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