mercoledì 23 giugno 2010

Crisi: Fmi promuove la gestione italiana

La valutazione del Fondo Monetario Internazionale sulla "gestione della politica economico-fiscale dell'Italia durante la crisi è stata particolarmente favorevole". Lo ha detto Arrigo Sadun, direttore esecutivo dell'Fmi per l'Italia. Sadun ha spiegato che "il Fondo Monetario Internazionale ha esaminato il rapporto sull'Italia e ci ha riconosciuto che, nonostante un debito pubblico elevato, la gestione è stata estremamente prudente ed efficace".
"L'indebolimento dell'euro in questo momento ci fa molto bene, all'economia europea e a quella italiana in particolare - ha detto ancora Sadun - grossi pericoli di inflazione non ce ne sono e la moneta debole ci aiuta molto sulle esportazioni che sono il settore piu dinamico in questa fase di lenta ripresa".

Secondo Sadun quindi saremmo nella area finale di quella che egli ha spesso definito una congiuntura "a tinozza vittoriana", confessando di non amare molto le definzioni usate da molti esperti che sfruttano lettere dell'alfabeto per descrivere l'andamento della crisi (a V, a U, oppure a W). Sadun rispetto alla creazione di un Fondo Monetario Ue ha dichiarato che deve essere un "progetto che parta dal raggruppare le funzioni che svolge il Fmi e che già esistono spezzettate in diversi organismi europei, ma che non è urgente".

"Serve mettere queste competenze insieme - ha detto Sadun parlando delle attività di assistenza finanziaria, funzione di sorveglianza e assistenza tecnica ai paesi emergenti - in capo ad una nuova istituzione, non necessariamente in una istituzione comunitaria tipo commissione Bce ma in una istituzione che sia emanazione dei Governi nazionali cosi com'è il fondo internazionale". Secondo Sadun una struttura di questo genere non verrebbe valutata negativamente dallo stesso Fmi ma, anzi, sarebbe vista di buon occhio.
(Tgcom)

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