Crolla il mercato immobiliare nel I trimestre 2012. Rispetto al I trimestre del 2011 il settore residenziale ha perso il 19,6% delle compravendite. Nel complesso il calo del mercato immobiliare è del 17,8%. Lo comunica l'Agenzia del territorio spiegando che per le case è la più brutta caduta dall'inizio delle rilevazioni trimestrali (2004).
Il crollo delle compravendite trascritte nel I trimestre 2012 «trova ampia spiegazione considerando i principali indicatori macroeconomici riferiti» agli ultimi mesi del 2011, periodo nel quale sono stati decisi gli acquisti i cui rogiti sono stati registrati nel primo trimestre di quest'anno. Dal Pil in calo all'aumento del tasso di disoccupazione, per l'Agenzia è la congiuntura ad incidere sulle decisioni delle famiglie italiane. «Non è ravvisabile, invece, una correlazione tra i dati di riduzione del mercato immobiliare del primo trimestre 2012 e l'aumento della tassazione degli immobili» decisa con il Salva-Italia praticamente alla fine dell'ultimo trimestre 2011. Per quanto riguarda invece le attese per i trimestri successivi, per i quali si stima comunque un calo, per Gianni Guerrieri, direttore dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia, l'aumento dell'Imu è un fattore molto meno importante rispetto alle condizioni economiche generali del Paese.
(Il Messaggero)
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