lunedì 13 maggio 2013

«Le nuove compravendite», in regalo la Guida pratica alle soluzioni alternative di acquisto degli immobili

Nuove soluzioni con nomi inglesi che vengono in contro a chi vuole vendere ma anche a chi vuole comprare. Il Sole 24 Ore ce le spiega.

Sono indicate con termini inglesi, ma in questo momento di difficoltà per il mercato immobiliare italiano possono rappresentare una valida soluzione. Sia per chi deve vendere sia per chi vuole acquistare.
Si tratta del "rent to buy", del "buy to rent" o dell'"help to buy", espressioni fino a poco tempo fa poco note tra i non addetti ai lavori, ma ora sempre più diffuse e a cui Il Sole 24 Ore dedica una guida pratica che spiega come funzionano e come utilizzarle.
L'attuale crisi del mattone è nota: imprese di costruzione e privati proprietari con la necessità di vendere, ma che non trovano acquirenti; acquirenti che vorrebbero comprare, ma che non hanno le necessarie risorse finanziarie; banche che non concedono credito. Un mix che manda in corto circuito il mercato immobiliare.
Arrivano in aiuto queste nuove soluzioni, diverse tra loro ma con un unico comune denominatore: con esse la stipula di un contratto di compravendita immobiliare non coincide con il pagamento del saldo dell'importo, dovuto dall'acquirente al venditore. Infatti al finanziamento provvede "indirettamente" il venditore accettando di ricevere pagamenti dilazionati nel tempo.
Nel rent to buy, infatti, si stipula un contratto di locazione, che poi si trasforma in un contratto di compravendita quando la somma dei canoni pagati arrivi ad eguagliare il prezzo pattuito per la cessione della proprietà.
Nel "buy to rent", si stipula invece un contratto di compravendita con cui si ha l'immediato passaggio della proprietà pattuendo che il prezzo sarà pagato a rate, ma con una clausola che protegge il venditore in caso di inadempimento del compratore.
Infine c'è l'"help to buy": si stipula un contratto preliminare, l'acquirente versa rate e acconti fino al 20-30% del prezzo pattuito e poi chiede alla banca un mutuo per il resto.
ma che non trovano acquirenti; acquirenti che vorrebbero comprare, ma che non hanno le necessarie risorse finanziarie; banche che non concedono credito. Un mix che manda in corto circuito il mercato immobiliare.

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