lunedì 4 maggio 2009

FMI: La crisi costerà 4000 miliardi di dollari

“La crisi finanziaria globale arriverà a costare oltre 4.000 miliardi di dollari alle sole economie avanzate. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivede nuovamente al rialzo il costo della crisi finanziaria: le svalutazioni, entro il 2010 - afferma nel Global Financial Stability Report - «potrebbero raggiungere i 4.000 miliardi di dollari, di cui due terzi facenti capo alle banche». Del totale fanno parte, per la prima volta, gli asset originati in tutti i mercati e non solo in quello americano, per il quale la stima delle potenziali perdite è stata portata a 2.700 miliardi, dai 2.200 miliardi di gennaio 2009 e i 1.400 miliardi di ottobre. «Il sistema finanziario globale - aggiunge l'Fmi - resta sotto un severo stress a fronte di una crisi che riguarda famiglie, aziende e banche sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti». «Il processo di deleveraging - aggiunge l'Fmi - sarà lento e doloroso nonostante le misure prese».”
(da Corriere.it)

Secondo il FMI le banche europee e USA avranno bisogno di ulteriori iniezioni di capitali per 1.700 miliardi di dollari se vorranno riportare i livelli di leverage ai livelli in cui erano alla metà degli anni Novanta.

Per gli istituti bancari potrebbero diventare necessarie svalutazioni di 2.810 miliardi di dollari (di cui 340 milioni per asset detenuti nei Paesi emergenti), per le assicurazioni di 301 miliardi.

Secondo il FMI, l’unica soluzione è “spezzare la spirale al ribasso fra il sistema finanziario e l'economia globale”. C'è però il rischio che i Governi siano riluttanti ad allocare abbastanza risorse per risolvere il problema, visto anche l’atteggiamento disilluso dell'opinione pubblica, che lo vede come un abuso dei fondi dei contribuenti.

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