lunedì 22 giugno 2009

Crisi dei consumi: serve un intervento serio del Governo

Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef, commentano le preoccupanti indagini statistiche sui cali dei consumi in Italia (vd post del 18 giugno):
"I dati diffusi non ci sembrano proprio dei dati di un paese che sta uscendo dalla crisi, come alcuni vorrebbero sostenere, camuffando la realtà. Il forte calo del settore delle vendita al dettaglio, che purtroppo paventavamo, è invece un preoccupante segnale di un ulteriore peggioramento della situazione economica del Paese, che non si arresterà finché il Governo non si deciderà ad avviare serie manovre sul lato della domanda di mercato. Non c'è più spazio, infatti, per bugie e facili ottimismi, o per manovre inadeguate, insoddisfacenti e caritatevoli quali la Social Card. Se si vuole rimettere in moto l'economia è indispensabile e urgentissimo agire in direzione di un rilancio della domanda, attraverso:
- la defiscalizzazione per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, per almeno 1.200 euro l'anno;
- una riduzione dei prezzi di almeno il 20 %, in special modo per quanto riguarda i generi di prima necessità ed i prodotti alimentari, per i quali, nonostante il forte calo dei costi delle materie prime, non abbiamo registrato alcuna diminuzione".

1 commento:

  1. Sono perfettamente d'accordo con l'articolo, che sostiene l'utilità di una progressiva deflazione dei prezzi, da non confondere con la deflazione della moneta circolante che piuttosto andrebbe potenziata, in seguito alla progressiva perdita del suo potere d'acquisto.
    Qualcuno si domanda il perchè del calo dei consumi. Ebbene, sappiamo tutti che ciò che costava 1000 lire nel 2001 oggi costa almeno un euro.
    Ciò significa un aumento dei prezzi del 100%. Quanti hanno avuto in questo otto anni un aumento dei redditi del 100% ? Per molti di questi, coloro che arrivavano già allora a fatica alla fine del mese, il differenziale tra prezzi e redditi si è tradotto in un calo dei consumi.
    Ecco quindi che finchè non si riporterà l'equilibrio tra prezzi e redditi, o aumentando i redditi o diminuendo i prezzi, la crisi potrà soltanto peggiorare.

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