giovedì 18 giugno 2009

Crisi dei consumi: i dati Istat

Secondo le indagini Istat, a marzo l'indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha segnato un aumento dello 0,1 % rispetto al precedente mese di febbraio. Rispetto all'anno scorso, il confronto col mese di marzo 2008 segnala una diminuzione del 5,2% del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio, frutto di una contrazione del 5,6% delle vendite di prodotti alimentari e del 5,1% di prodotti non alimentari.

Su base congiunturale, il valore delle vendite di prodotti alimentari ha registrato una variazione negativa dello 0,1 % mentre quello delle vendite di prodotti non alimentari un incremento dello 0,2 %. Nella media degli ultimi tre mesi, da gennaio a marzo, la flessione è pari allo 0,9 % rispetto al trimestre dell'anno precedente.
Nel confronto con marzo 2008, la flessione delle vendite riflette un andamento che riguarda sia le imprese della grande distribuzione (che hanno segnato un meno 4,8 %) sia, in misura più consistente, le vendite delle imprese che operano su piccole superfici (con un meno 5,4 %). Variazioni negative nelle vendite hanno interessato tutte le tipologie della grande distribuzione, in particolare gli esercizi specializzati, che hanno visto una diminuzione del 6, %, e gli ipermercati con una flessione del 5,5 %.
Si compra di meno rispetto a tutti i prodotti non alimentari: rispetto all'anno scorso, le diminuzioni maggiori hanno riguardato Utensileria per la casa e ferramenta (meno 7,6 %), e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (meno 6,5 %); flessioni rilevanti anche per i gruppi Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (meno 6,3 %), Abbigliamento e pellicceria (meno 6,1 %) e Casalinghi (meno 5,3 %). La flessione minore ha riguardato invece, con meno 1,9 %, il gruppo Supporti magnetici e strumenti musicali.
(fonte: www.helpconsumatori.it)

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