Ma se Cesare Geronzi, come si sta sentendo ultimamente da più fonti, diventasse davvero il presidente di Generali, chi ne prenderebbe il posto alla Presidenza di Mediobanca?
Il problema è delicato, perché Mediobanca è partecipata dai gruppi più importanti dell’industria e della finanza italiana con una presenza influente e attiva di azionisti stranieri.
La decisione sarà degli azionisti, ma, dato il ruolo di Mediobanca nell’economia nazionale, conterà anche il parere del Governo.
Secondo il giudizio del Giornale, all’interno del gruppo sarebbe vista con favore l’ascesa alla presidenza di Alberto Nagel e la conseguente promozione al suo posto di amministratore delegato del direttore generale Renato Pagliaro.
Più interessante per il Governo l’ipotesi di vedere alla presidenza di Mediobanca Vittorio Grilli, il direttore generale del Tesoro, il cui ruolo al ministero forse adesso sta perdendo un po’ di peso per la crescita del capo di gabinetto, Vincenzo Fortunato, sicuramente la persona più ascoltata da Giulio Tremonti.
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