mercoledì 25 novembre 2009

Italpetroli-Unicredit: ecco tutta la storia del debito

Il sito romagiallorossa.com traccia tutta la storia di Italpetroli e Unicredit: una storia iniziata nel 2004 con la Capitalia allora guidata da Cesare Geronzi e non ancora finita dopo 5 anni, l’incorporazione di Capitalia in Unicredit e oltre 320 milioni di euro di debiti in carico ad Italpetroli.

Siccome ne ho tanto parlato, in merito alla vendita dell’AS Roma e del ruolo di Cesare Geronzi nella questione, riassumo tutta la storia:

Nella primavera del 2004, Italpetroli, società di proprietà della famiglia Sensi, ha circa 640 milioni di euro di debiti: Capitalia entra nel gruppo con una quota del 49% e sottoscrive un piano di risanamento che prevede la riduzione del passivo a 225 milioni entro il 31 dicembre 2005, ma alla data in questione i debiti superavano ancora abbondantemente i 400 milioni di euro.
Al novembre del 2007 l'indebitamento di Italpetroli è sceso ancora, a 377 milioni di euro e si decide di sottoscrivere un nuovo piano. Questa volta si devono restituire 130 milioni entro il settembre del 2008, poi la società sarà riorganizzata in tre aree, quella petrolifera, quella immobiliare e quella entertainment che, con scadenze temporali diverse, dovranno rientrare del debito complessivo.

Alla fine del 2007, però, Capitalia si fonde con Unicredit, la quale, nel luglio del 2008, rinuncia all'opzione del 2% che le avrebbe consentito di salire al 51% di Italpetroli e rinegozia un nuovo piano. La prima scadenza è per il dicembre successivo: una prima tranche di rimborso del debito di 150 milioni, che però viene pagata. Unicredit concede una proroga al giugno successivo, ma anche in questo caso non riceve il rimborso pattuito.
Unicredit allora propone la nomina di un supermanager esterno per valutarne la cessione. Anche questa strada non va in porto, allora Unicredit disdetta l'accordo sul rientro del debito e passa alle maniere forti: all'inizio di settembre si dice pronta a pignorare tutti gli asset di Italpetroli, ad eccezione della As Roma, per rientrare nel debito. E fa partire i decreti ingiuntivi presso il Tribunale.
Ad oggi Italpetroli sta ancora tentando di rientrare dall'indebitamento contratto con gli istituti bancari: oltre 400 milioni divisi fra Unicredit (324,9 milioni) e Monte dei Paschi di Siena (circa 80 milioni).

Nessun commento:

Posta un commento