Giampiero Cantoni, su Panorama Economy, parla del ruolo della Lombardia e di Milano nella ripresa dalla crisi.
"I dati del sistema camerale raccontano un’Italia nella quale la voglia di fare impresa è sopravvissuta alla crisi economico-finanziaria. In cima alla piramide c’è, e non è una sorpresa, la Lombardia e Milano. La Regione e la città stanno tenendo testa alla crisi e a dirlo sono le cifre: i numeri delle imprese attive innanzitutto. A Milano operano 287 mila imprese, sulle circa 5 milioni e 300mila imprese presenti su tutto il territorio nazionale - numero praticamente analogo a quello dello scorso anno (-0,1 per cento). Le imprese del capoluogo lombardo contano per il 5,4 per cento del totale delle imprese italiano".
"Questi dati - continua Giampiero Cantoni - sono in linea con l’esperienza di ciascuno di noi cittadini milanesi. La nostra città negli ultimi due anni ha visto un grande ricambio nel tessuto imprenditoriale. La crisi ha fatto chiudere esercizi commerciali, ha razionalizzato i circuiti della produzione. Ma ha anche creato nuove opportunità. fate un giro in centro e contate le vetrine nuove. E’ un’esperienza esaltante. Si vede, passo dopo passo, come la città stia cambiando, come si stia evolvendo nella lunga marcia verso l’Expo. Il cuore produttivo del Paese ha voglia di rilanciarsi, seguendo quell’afflato imprenditoriale che da sempre gli è proprio.
I dati del sistema camerale dicono che Lombardia, Veneto, Piemonte e Emilia Romagna non si sono arresi. La fioritura di iniziative è in parte il riflesso di buone scelte politiche. In Lombardia, ad esempio, le start up sono fortemente incentivate, e così pure l’imprenditoria giovanile, con un trattamento fiscale di favore. La strada tracciata con intelligenza da Roberto Formigoni è stata seguita, in misura maggiore o minore, anche dai suoi colleghi. Ma è inutile illudersi che sia abbastanza, o che sia lo Stato, il pubblico, a potersi intestare questa “risorgenza imprenditoriale”.
(da Giampierocantoni.com)
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