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Mario Monti |
Il premier Mario Monti ha convocato ieri sera per un vertice d'urgenza i
leader dei tre partiti che sostengono il governo, Angelino Alfano per
il Pdl, Pier Luigi Bersani per il Pd e Pier Ferdinando Casini per l'Udc.
Come era facile prevedere, dopo che l'Unione Europea è dovuta
intervenire anche a sostegno della Spagna, tutti gli occhi si sono
puntati sull'Italia, considerata il prossimo "birillo" pronto a cadere. I
dati della Borsa e l'aumento dello spread hanno convinto Monti a
chiedere urgentemente un segno di coesione da parte dei partiti che
sostengono la maggioranza perchè la notizia di
possibili elezioni
anticipate rischia di peggiorare la già difficile situazione. Al termine
dell'incontro, Palazzoi Chigi ha emesso una nota in cui ha precisato
che "nel corso dell'incontro, che è durato un'ora, i tre leader hanno
confermato il pieno sostegno al Governo e l'impegno a portare
sollecitamente a compimento le riforme all'esame del Parlamento e i
provvedimenti in corso di elaborazione nell'ambito della spending
review". Secondo indiscrezioni, lo spending review dovrebbe portare ad
un taglio di 5 miliardi di spese sul bilancio 2012, ma non sarebbero
sufficienti visto la situazione tra
terremoti, calo delle entrate e
aumento dello spread. Per cui si prevedono altri tagli, mentre Monti
proclama che l'Italia non avrà bisogno nemmeno in futuro dell'aiuto del
Fondo salva Stati Europeo.
(
onli.it)
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