giovedì 14 marzo 2013

Andrea Cingoli: contro la crisi serve attenzione alle esigenze dei clienti

Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia
Andrea Cingoli, ad di Banca Esperia
Secondo Andrea Cingoli, amministratore delegato di Banca Esperia, le banche devono "capire le esigenze dei clienti". La crisi, infatti, sta spingendo le private bank italiane a diversificare i servizi e a dare la priorità alla consulenza fiscale. 
Banca Esperia è l'istituto di private banking che fa capo a Mediobanca e Mediolanum, con 13,6 miliardi di asset a fine settembre, che nel 2010 ha avviato un servizio di consulenza che ha già inciso per 1,5 miliardi di euro sulle masse.
Andrea Cingoli continua: "La gestione dei grandi patrimoni in Italia e in Europa occidentale dal 2008 è in crisi strutturale, non solo a causa dell'andamento dei mercati. L'industria è ancora focalizzata sulla gestione finanziaria del patrimonio. Ma visto che i mercati sono molto volatili, questi servizi non hanno saputo rispondere alle aspettative della clientela generando disaffezione. Per tornare alla redditività occorre rivedere i modelli. In particolare, quello vincente deve essere focalizzato, per quanto riguarda gli asset finanziari, su una maggiore decorrelazione rispetto alle attività di impresa o professionali e una diversificazione globale degli investimenti, finora focalizzati su strumenti e mercati nazionali. Infine, ci vuole anche un supporto consulenziale per la gestione delle aziende di famiglia e dei beni immobili. E nell'acquisizione di professionalità in questi campi, compreso l'M&A, che intendiamo investire" conclude Andrea Cingoli, che per il 2012 anticipa un aumento dei ricavi del 35% a fronte di costi stabili, anche grazie alla cessione delle attività nei fondi hedge e immobiliari.
(da "Banche e banchieri")

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