giovedì 7 novembre 2013

Mercati emergenti: nessun boom all'orizzonte

"I mercati emergenti - scrive Fondi & Sicav - sembrano usciti da una delle crisi peggiori della loro storia recente. Infatti tutta la prima parte del 2013 è stata difficoltosa, con alcune piazze particolarmente fragili, come Brasile, Indonesia e India, che a un certo punto hanno fatto temere il crack. Dietro questi problemi vi sono ragioni ormai ben note: il rallentamento strutturale cinese, i deficit delle partite correnti di alcuni paesi ancora poco competitivi a livello industriale, nonché l'estate di ribassi obbligazionari."
Secondo alcuni analisti, la crescita degli utili dovrebbe attestarsi intorno al 12%.
Robert Rausch, responsabile della direzione investment solutions di Banca Esperia, la Private Bank guidata da Andrea Cingoli, precisa: "Questo incremento sarà guidato di pari passo dalle imprese che producono beni di consumo e dalle industrie che, grazie al deprezzamento delle valute avvenuto negli ultimi tempi, hanno recuperato cornpetitività. Rispetto ad alcuni anni fa il tessuto industriale dei paesi emergenti è cambiato notevolmente: nell'ultimo periodo queste nazioni hanno costruito una solida base anche nel settore dei consumi e dei servizi e le loro esportazioni sono ora molto diversificate".

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