martedì 11 febbraio 2014

"Lasciamo le banche deboli fallire"

Leggendo La Repubblica ho scoperto che affichè il sistema goda di buona salute bisogna lasciare che le banche più deboli falliscano...  


LONDRA - Lasciamo che le banche più deboli falliscano, se vogliamo che tutte le altre siano in salute. E' il credo espresso dalla nuova "zarina" della regulation finanziaria europea, Danièle Nouy, direttrice del Single Supervisory Mechanism, l'ente di supervisione dell'Eurozona. Francese, proveniente da un incarico analogo alla testa dell'agenzia di supervisione bancaria del proprio paese, nota per la piccola statura e uno sguardo che gela i suoi interlocutori, Nouy ha rivelato in un'intervista pubblicata oggi in prima pagina dal Financial Times che l'Unione Europea dovrà diventare più severa nei confronti delle banche "deboli", ovvero sovraesposte sul piano dei debiti e con investimenti mal gestiti: "Dobbiamo accettare l'idea che alcune banche non hanno futuro", afferma una delle figure chiave della finanza continentale, segnalando una posizione simile a quella del governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, sull'inevitabilità che l'imminente "check out" a cui le maggiori banche europee verranno sottoposte non sarà superato positivamente da tutte.
"Dobbiamo lasciare che alcune banche scompaiono in modo ordinato, e non tentino necessariamente di fondersi con altri istituti di credito" per cercare di salvarsi", dice Nouy. "Ammetto che il momento migliore per cambiare le regole non è nel mezzo di una crisi", soggiunge, "ma ciononostante c'è la possibilità di fare di più e alcuni paesi stanno applicando norme più rigide". La sua disponibilità ad accettare fallimenti bancari, osserva il quotidiano della City, farà suonare campanelli d'allarme tra i leader politici, in particolare "in Italia e in Germania", che saranno riluttanti a vedere le proprie banche fallire. "Non so quante banche debbano fallire", dichiara Nouy al Financial Times. "Quel che so è che vogliamo avere il più alto livello di qualità". E ancora: "Sappiamo di avere una sola opportunità per dimostrare la nostra credibilità e la nostra reputazione". Ripulire il sistema bancario, fa capire, non sarà un'impresa indolore. Per ottenere un certificato di "buona salute" per l'intero sistema, i malati terminali dovranno essere sacrificati.


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