venerdì 4 aprile 2014

La Bce non tocca i tassi. La disoccupazione ancora alta

Mario Draghi dice che "la ripresa procede". Speriamo che sia realmente così...
Di seguito un pezzo tratto dall'articolo di ieri del Sole 24 Ore.

«La ripresa procede» e si conferma la previsione di un «prolungato periodo di bassa inflazione» seguito da una normalizzazione. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi dopo che il direttivo ha lasciato invariati i tassi allo 0,25%. L'ultimo taglio deciso dalla Bce risale al novembre scorso, quando il tasso di riferimento è stato abbassato di un quarto di punto al livello attuale che rappresenta un minimo storico per l'Eurozona. Il tasso sui prestiti marginali viene confermato allo 0,75% e quello sui depositi overnight delle banche presso la Bce a zero.

L'alta disoccupazione rischia di diventare strutturale

Draghi ha poi aggiunto che la «disoccupazione resta troppo elevata, il gap produttivo alto». Si conferma nell'area euro «una crescita moderata» ma «restano rischi al ribasso» per la crescita. I rischi geopolitici hanno il potenziale per influenzare negativamente l'economia dell'Eurozona.«La mia paura maggiore si è in un certo senso già avverata e cioè quella di una stagnazione prolungata con livelli di disoccupazione elevati», confessa Draghi sottolineando - a proposito del tasso di senza lavoro - che «più a lungo resta alto, maggiore è il rischio che questa disoccupazione diventi strutturale».

«Inflazione bassa influenzata dalla Pasqua alta»
Draghi non vede rischi futuri di deflazione e ha sottolineato che il dato di inflazione basso a marzo (0,5% nell'Eurozona) è stato influenzato anche dalla Pasqua alta. «Quest'anno Pasqua cade molto più tardi» che nel 2013 e siccome «intorno a Pasqua la spesa per i servizi sale» questo spiega perche «il dato marzo sull'inflazione è stato più basso e quello di aprile sarà più alto».

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