giovedì 2 ottobre 2014

La crisi economica ha svuotato le culle

Uno degli effetti della crisi economica è anche il crollo delle nascite.
In un solo anno, dal 2012 al 2013, inuovi nati sono stati circa 24.000 in meno - scrive La Stampa. E con una media di 8,5 nati per 1.000 abitanti, il nostro Paese ha raggiunto il fondo della classifica europea per il numero di nuovi nati.

È quello che emerge dagli ultimi dati presentati da Censis e Fondazione Ibsa.

I dati non lasciano dubbi: dall’inizio della crisi, l’Italia ha “perso” oltre 62mila nuovi nati l’anno, con i motivi economici che, almeno nella percezione degli italiani, sono la causa principale del fenomeno. Secondo il rapporto “Diventare genitori oggi”, realizzato da Censis e fondazione Ibsa, si è passati dai quasi nuovi nati del 2008 ai poco più di 514mila del 2013, il valore più basso da quando si fanno le rilevazioni. L’indagine punta il dito anche sull’insufficienza delle politiche pubbliche a sostegno della famiglia: il 61% degli italiani è convinto che le coppie sarebbero più propense ad avere figli se migliorassero gli interventi pubblici. Ma se la crisi pesa molto, anche l’infertilità spiega l’attuale vuoto delle culle. Eppure, più di metà degli italiani non conosce i problemi legati all’infertilità, mentre per chi deve affrontare queste patologie la difficoltà principale resta di tipo economico.

Nessun commento:

Posta un commento