mercoledì 1 luglio 2009

Banche e crisi: serve la lungimiranza di Einaudi e Mattioli

"Per quel che riguarda le banche, si tratta di estendere la loro valutazione del merito creditizio ad un periodo più ampio, che sappia tenere conto della situazione eccezionale che stiamo vivendo, e che tenda a prospettare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa nel medio periodo: non è casuale il richiamo alle esperienze dei banchieri degli anni del miracolo economico italiano, in primis Luigi Einaudi e Raffaele Mattioli. Allora fu proprio una politica creditizia lungimirante, con un’assistenza finanziaria articolata sul debito e sul capitale ed estesa al medio-lungo periodo, a consentire uno sviluppo durevole della nostra struttura produttiva. Oggi si deve tornare a quella lungimiranza, senza farsi imbrigliare da regole che possono apparire meccanicistiche, quali i parametri di Basilea 2, ma utilizzandone i sistemi per meglio valutare le situazioni attuali e prospettiche delle imprese e, se meritevoli, per assisterle nel modo più articolato (prestiti e capitale) e durevole possibile!"
(Rocco Corigliano, Ilsussidiario)

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