venerdì 3 luglio 2009

Borse: quali conferme per rientrare nel mercato

"E' sorprendente quanto gli umori cambino velocemente in questo periodo, sull'onda delle dichiarazioni contraddittorie di istituzioni di prestigio (ieri la Banca Mondiale a fornire una previsione molto diversa da quella del Fondo Monetario Internazionale).
L'osservatore è confuso: oggi la BCE inizia il suo programma di immissione di liquidità a favore delle banche (a differenza di Stati Uniti e Gran Bretagna l'istituto europeo non riacquista titoli "tossici" sul mercato ma continua con massicce iniezioni di liquidità), mentre Passera dichiara che Banca Intesa ha montagne di liquidità disponibili per gli imprenditori, che però non le utilizzano.
Ci si immaginerebbe quindi che, unica nel panorama europeo, Banca Intesa non utilizzerà questa finestra di liquidità. Dubitiamo seriamente che sia possibile.
C'è poi un comportamento degli operatori sempre criticabile. Enel sale nell'ultimo giorno del collocamento per poi crollare il giorno successivo, difficile non vedere una regia.
Gli indici manifatturieri e dei servizi in Europa diffusi stamane segnalano tutti ancora una contrazione maggiore delle attese e l'indice di fiducia delle imprese tedesche diffuso ieri è risultato positivo per le aspettative, non per le condizioni attuali.
Che ci sia stata in questi mesi una campagna per riaccendere fiducia nel consumatore e nelle imprese è piuttosto evidente, ma queste operazioni rischiano l'effetto opposto se non sono supportate da dati reali.
Poiché è la borsa statunitense a dettare la direzione degli altri mercati, i segnali che servono per rientrarvi devono venire dalle due variabili che più da vicino toccano il portafoglio delle famiglie, ovvero il prezzo degli immobili e il livello di disoccupazione.
Le indicazioni che per ora arrivano dal mercato immobiliare statunitense sono davvero preoccupanti , a causa dell'aumento dei tassi a lunga il tasso di insolvenza sui mutui è probabilmente destinato ancora ad aumentare.
Sul piano della disoccupazione è stata la stessa amministrazione americana a dichiarare che salirà oltre i livelli attuali (9,4%), sopra al 10%.
Rate dei mutui che salgono in presenza di una disoccupazione che cresce non lasciano molto denaro nelle tasche delle famiglie.
Può darsi che la borsa salga in queste condizioni in presenza di un ottimismo acritico. Ma l'investitore oculato farà bene ad aspettare segni di conferma da questi due indicatori prima di rientrare sul mercato."
(finanze.net)

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