venerdì 17 luglio 2009

La crisi e il settore elettrodomestici

Il colosso svedese Electrolux, secondo produttore mondiale di elettrodomestici ha chiuso il secondo trimestre con un utile in forte aumento a 658 milioni di corone svedesi, contro i 99 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un risultato molto superiore alle attese degli analisti, che avevano puntato su un profitto di 140 milioni di corone. Nel periodo aprile-giugno i ricavi di Electrolux sono invece aumentati del 7% a 27,48 miliardi di corone. Nonostante ciò, la società ha messo le mani avanti per il futuro, dichiarando che il mercato resta difficile e che per il 2009 è atteso comunque un calo del settore, soprattutto in alcuni mercati come l'Europa dell'est.

Indesit Company, che oggi ha guadagnato il 5,7% a 3,86 euro, ha una forte presenza in queste regioni. Tuttavia continua ad aumentare le sue quote di mercato a dispetto del fatto che in alcuni paesi, tra cui in Inghilterra, la società abbia iniziato ad alzare i prezzi. Per Indesit rubare quote ai concorrenti, in un contesto di mercato decrescente, è un ottimo risultato.

Il gruppo ha inoltre affrontato un rigido piano di taglio dei costi, per essere in grado - una volta che la crisi sarà passata - di mettre in cantiere nuove acquisizioni. Questo momento di difficoltà per l'azienda di Fabriano potrebbe trasformarsi in un'interessante opportunità per rilevare quelle aziende che invece non ce la faranno a superare da sole questa fase di recessione.

La pensano così una serie di analisti tra cui quelli di Goldman Sachs che valuta Indesit interessante fino a 4,4 euro per azione, ma anche Uncredit e Banca Imi che fissano un target price di 4 euro. Altri sono più scettici sul futuro del gruppo marchigiano; per Mediobanca, il gruppo di Cesare Geronzi, ad esempio, le azioni del gruppo di elettrodomestici dovrebbero valere tra 3 e 3,5 euro.

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