La Procura ha chiesto il fallimento di Risanamento, società immobiliare con sede legale a Milano, facente parte del gruppo Zunino. Risanamento è quotata in Borsa; ha partecipazioni di minoranza nella Ipi, nella Impresol e nella Mariner e controlla diverse società in Italia e in Francia attive nella gestione di immobili di tipo residenziale, quasi tutte controllate in modo totale.
Gli advisor sono al lavoro sul piano di ristrutturazione.
L'attenzione del mercato non è solo su Risanamento, ma su tutte le parti in causa, comprese le banche che hanno finanziato il gruppo e le altre società del gruppo Zunino. A fine 2007 le società che fanno capo all'immobiliarista risultava indebitato per oltre 850 mln di euro, con la cifra che sarebbe andata ben oltre il miliardo nel 2008. Le holding di famiglia, che controllano Risanamento, a loro volta presentavano investimenti immobiliari che hanno perso quota per colpa della crisi.
Luigi Zunino, che aveva già rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente, ha dato la disponibilità a uscire dal Cda di Risanamento per presentarla nel modo migliore al Tribunale fallimentare di Milano, che mercoledi' dovrebbe pronunciarsi sulla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura.
All’ordine del giorno nella riunione di oggi, la discussione del piano da 500 mln proposto dalle banche, le possibili di missioni di altri due consiglieri, l’elezione di un nuovo ad.
Nessun commento:
Posta un commento