Domenico De Simone, sul Nuova Economia (nuovaeconomia.blogosfere.it), presenta un grafico del debito pubblico dei vari Paesi del mondo.
Sui debiti, specifica De Simone, "si pagano interessi che qualcuno incassa, e allora si capisce perché ci sono pochi che diventano sempre più ricchi mentre la maggior parte diventa sempre più povera. Il 40% della spesa complessiva dello Stato Italiano se n'è andata nel 2008 per finanziare il debito pubblico, mentre la Giustizia ha preso risorse per l'1% e la tutela del territorio e del mare per lo 0,17%."
E continua:
"La cosa interessante è che i paesi complessivamente più indebitati sono quelli che hanno avuto una maggiore crescita. Già, perché il debito in realtà è lo strumento attraverso il quale viene creato il denaro, e quindi una maggiore quantità di denaro in circolazione ha prodotto un incremento delle attività e quindi una maggiore crescita.
Chi li pagherà tutti questi debiti? Il debito pubblico, naturalmente, non lo pagherà nessuno. Da tempo immemore i rimborsi dei titoli di stato scaduti vengono onorati con il ricavato della vendita di altri titoli. E i debiti delle famiglie e delle imprese sono anch'essi destinati ad aumentare. Infatti se il denaro viene creato sul debito, ripagarlo significherebbe togliere dalla circolazione un denaro che è essenziale per gi scambi e per gli investimenti.Quindi, il debito continuerà a crescere finché qualcuno non riuscirà a far uscire il sistema da questa follia. Il senso di questa crisi è tutto qui. E' una crisi del debito e dei meccanismi con cui viene creato il denaro. O si cambiano questi meccanismi, o non si esce dalla crisi se non per qualche illusorio e breve momento."
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