mercoledì 26 giugno 2013

Spread sopra i 310 punti dopo l’asta del TesoroPiazza Affari chiude in calo (-o,37%)

Leggendo sul Corriere della Sera...

Nonostante il recupero delle borse europee, è una nuova giornata di tensione sui mercati finanziari, che, senza aver ancora digerito l’annuncio del ridimensionamento del piano di stimoli della Federal Reserve, si sono trovati all’improvviso di fronte lo spettro di una crisi di liquidità in Cina. Un clima di incertezza che continua ad avere un impatto sensibile sul nostro mercato del debito.

LE ASTE DEL TESORO - Il Tesoro ha oggi collocato Ctz a due anni per 3,5 miliardi di euro a un rendimento del 2,403%, il maggiore dal settembre 2012 e in aumento dell’1,29% rispetto all’asta precedente. Stesso copione per l’asta di Btpei, dove i titoli con scadenza nel 2018 hanno registrato un incremento dei tassi altrettanto sensibile. Immediato il riflesso sullo spread Btp/Bund, che, dopo un’apertura intorno a quota 290, ha sfondato nuovamente la soglia dei 310 punti. E se non avesse iniziato ad aumentare anche il costo del debito della Germania, il differenziale risulterebbe ancora più preoccupante, a fronte di un rendimento dei Btp decennali salito sopra il 4,8%, ai massimi da quasi cinque mesi. Febbre da spread anche in Spagna, dove il netto rialzo dei rendimenti all’asta di titoli a tre e nove mesi ha riportato sopra il 5% il rendimento dei Bonos decennali.

I LISTINI - L’impatto delle aste sui mercati azionari si è però fatto sentire solo a Piazza Affari, che a mezzora dalla chiusura è l’unica borsa europea in ribasso (-0,23%) a causa delle vendite sui bancari, mentre Madrid viaggia in rialzo dello 0,77% poco sotto le altre piazze del vecchio continente (Francoforte +1,43%, Parigi +1,46%, Londra +1,3%). Una seduta positiva propiziata dal recupero di Shanghai, che ha chiuso in flessione dello 0,2% dopo essere precipitata ai minimi da quattro anni e mezzo, in calo di oltre il 5%, a causa del timore che le misure restrittive varate sui flussi di denaro varate dalle autorità di Pechino causino un credit crunch.

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